La tesatura delle barre ad alta resistenza dywidag

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Nel mondo delle costruzioni e delle prove strutturali una delle operazioni più importanti è il corretto tensionamento delle barre ad alta resistenza comunemente dette barre Dywidag, vediamo come effettuare questa operazione.

 

I tipi di barra ad alta resistenza

Le barre di precompressione ad alta resistenza sono generalmente prodotte tramite laminazione a caldo e successivamente temperate, stirate e rinvenute.

Esistono due tipi di barre in commercio, quelle a filettatura continua, disponibili nei diametri 17.5, 26.5, 32, 36, 40, 47 mm, dotate di nervature laminate a caldo sincronizzate a formare una filettatura destrorsa sull' intera lunghezza della barra. L' altro tipo di barra invece è detta liscia, esse sono disponibili nei diametri 32 e 36 mm, entrambe le estremità sono provviste di filettatura rullata a freddo.

Ecco una tabella con le caratteristiche dettagliate di tutte le barre disponibili:

Diametro nominale (mm) 17.5 26.5 32 36 40 47 32 36
Passo (mm) 8 13 16 18 20 21 3 3
Carico di rottura (kN) 255 580 845 1.070 1.320 1.820 845 1.070
Max forza iniziale (kN) 204 464 676 856 1.056 1.457 676 856
Max. forza sovratensione (kN) 219 499 722 912 1.131 1.566 722 912

 N.B. Le prime 6 colonne si riferiscono alle barre a filettatura continua, le ultime 2 colonne alle barre lisce.

 

Come viene eseguita la tesatura

Tesatura tramite martinetti idraulici a pistone forato:

La tesatura di barre ad alta resistenza tramite l' utilizzo di martinetti a pistone forato è una tecnica molto diffusa, il concetto è molto semplice: applicare alla barra un carico prestabilito tramite il martinetto e mantenerla in tensione tramite l' avvitamento di un bullone. Vediamo nel dettaglio come funzione questo sistema:

Avremo bisogno di un martinetto idraulico (o più di uno per tensionamenti simultanei) con tubazione e pompa (che può essere manuale, elettrica o pneumatica), un dado supplementare oltre a quello gia fissato sulla base della parte di barra sporgente, un manometro per verificare la quantità di forza in kN che stiamo trasferendo alla barra, infine un sostegno per il martinetto (tecnicamente detto ponte) con una apposita finestra per portare in battuta il dado alla base della barra e così mantenere il carico applicato.

Il procedimento è semplice, bisogna fissare il ponte alla base della barra posizionandolo in modo da agevolare l' avvitamento del bullone per il mantenimento del carico, infilare successivamente il martinetto forato appoggiando la base di quest' ultimo al ponte, avvitare il secondo dado sulla barra fino a portarlo in prossimità del pistone di uscita del martinetto, montare il sistema idraulico facendo attenzione che tutte le connessioni siano sicure, iniziare ad erogare l' olio fino al raggiungimento della tensione (kN) desiderata, a questo punto ripotare il bullone alla base in battuta, rilasciare la pressione dal sistema e smontarlo.

Questo tipo di tesatura può anche essere fatta in parallelo su più barre, saranno necessari più martinetti (ovviamente) e un sistema di tubazioni e distributori a più vie da collegare ad una sola centralina.

 

Tesatura tramite chiave idraulica flottante Plarad K:

Un altro metodo per effettuare la tesature delle barre è utilizzare una chiave idraulica che applichi una coppia al dado e quindi generi una tensione nella barra.

Il procedimento è abbastanza simile a quello con martinetto forato, anche qui infatti è presente un ponte per permettere l' avvitamento del dado che serve per far rimanere la barra in tensione, l' unica diffenza sostanziale è come detto sopra il metodo di applicazione della tensione, che nel primo caso avveniva tramite spinta e in questo secondo caso tramite l' avvitamento del dado di testa. Il valore della forza da trasferire alla barra viene regolato tramite una centralina idraulica che comanda la chiave.

 

 

 

 

 

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